Perchè i Calciatori di Serie A sono nati a Gennaio?
nati a Gennaio?
Non può essere una coincidenza
C'è un classico esercizio che spesso viene utilizzato per valutare la capacità di ragionamento logico e di problem solving durante un colloquio di lavoro che richiede di dare una risposta alla seguente domanda:
"Qual'è la probabilità che in una classe con 11 alunni, almeno uno di questi sia nato nel mese di Settembre?"
(Se non sapete la risposta, provate a prendervi un po 'di tempo per pensarci prima di andare avanti) E... rullo di tamburi. Viene fuori che non è sufficiente prendere il numero di mesi e dividerlo per il numero degli alunni, ma bisogna fare un ragionamento a più livelli e considerare quello che in gergo si chiama Birthdate Effect o Effetto Natalità in Italiano.
Se torniamo per un momento ai tempi delle scuole elementari vi sarà facile ricordare di come molti dei compleanni dei vostri compagni fossero più o meno ravvicinati tra di loro.
Questo perché la distribuzione delle nascite non è praticamente mai uniforme nel corso dell'anno. I motivi sono facilmente intuibili, ma per rendere palese l’idea, immaginate di dover concepire un bambino il 15 di agosto di ritorno dalla spiaggia in pieno pomeriggio in una tipica e afosa estate italiana... non proprio l’ideale, vero?
Le condizioni ambientali stagionali infatti, sono il motivo principale per cui ci sono periodi in cui nascono più persone rispetto ad altri. Ad esempio, Settembre è spesso associato ad un picco di nascite e non è un caso se le festività natalizie si tengono esattamente nove mesi prima.
Se però cambiamo il contesto di riferimento e abbandoniamo la classe in favore di una squadra di calcio, le cose iniziano a prendere una piega diversa e inaspettata.
"Qual'è la probabilità che in una squadra di calcio con 11 giocatori, almeno uno di questi sia nato nel mese di Settembre?"
Verrebbe da pensare che tra gli sportivi possa valere grossomodo lo stesso discorso degli scolari, ma nella realtà i dati sembrerebbero dire tutt’altro e la mera comodità di accoppiamento in questo caso c'entra poco o nulla.
Prendiamo a riferimento i calciatori della Serie A: provate di seguito a dare un’occhiata ad alcuni tra i vostri calciatori preferiti della stagione 2023-2024. Notate qualcosa in riferimento alla loro data di nascita?
Team
›
30
Difensore
Brazil
07 Gennaio 1999
1
2
3
4
5
6
7
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9
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11
12
Se avrete scelto un campione sufficientemente ampio, noterete che la probabilità che la data di nascita dei giocatori selezionati sia vicina a Gennaio è piuttosto alta.
Infatti se visualizziamo il mese del compleanno di tutti i calciatori di Serie A della stagione 23-24 si può notare un’evidente shift verso Gennaio, accentuato da quello che sembra un vero e proprio trend decrescente tra il conteggio dei giocatori rispetto ai mesi di natalità.
Potrebbe sembrare una coincidenza, ma se estendiamo l'analisi alle 5 leghe calcistiche più importanti presenti in Europa, si scopre che la situazione non cambia poi così tanto. Infatti se dividiamo l'anno in 3 quadrimestri e contiamo il numero di nascite per ognuno di essi, ci accorgiamo che la legge rimane sorprendentemente inviolata.
"II calciatori che giocano ad alti livelli sono nati principalmente verso Gennaio".
E cosa ben più sorprendente è che nessuno di questi campionati ha giocatori nati a maggioranza nell'ultimo quadrimestre.
Se ancora pensate possa essere un caso, possiamo provare per scrupolo a visualizzare anche degli altri parametri del giocatore come altezza, peso o età. Da quanto si vede in basso, questi non presentano schemi significativi e hanno, come ci si poteva aspettare, la classica forma a campana tipica di una distribuzione normale.
In pratica in un gruppo di calciatori ci saranno sempre quelli più alti, più magri o più anziani, ma generalmente la maggior parte di essi presenterà caratteristiche che sono quasi tutte "medie" e nella norma, eccezion fatta proprio per il mese di nascita che risente evidentemente di un qualche tipo di influenza sospetta.
Questa influenza è diretta conseguenza di quello che in gergo si chiama Il principio di Matthew. E anche qui come nel caso dei nascituri del colloquio, bisogna fare un ragionamento a più livelli.
Il principio di Matthew
Per capire il principio di Matthew fino in fondo prendiamo come riferimento la storia di due persone nate rispettivamente il 1 Gennaio e il 31 Dicembre dell’anno 2000.
40 anni
+ 364 giorni
40 anni
+ 0 giorni
2.5%
Differenza di Età Relativa
31 Dicembre 2040
undefined
undefined
undefined
undefined
Come avrete capito, più si torna indietro nel tempo e più la differenza tra l’età relativa di due coetanei aumenta e questo delta crescente si traduce in una serie di piccoli vantaggi marginali nella vita di tutti i giorni.
Questi piccoli vantaggi generati in età precoce, accumulandosi possono trasformarsi in vantaggi via via più grandi in età adulta, innescando un effetto composito che visivamente può essere rappresentato nel seguente modo
Nascita
Infanzia
Adolescenza
Giovane Adulto
Adulto
Nel periodo a cavallo tra la nascita e l’adolescenza, il bambino nato il 1 Gennaio ha avuto 11 mesi in più per crescere, che lo hanno reso più alto, più forte e più veloce. La conseguenza è che il più grande, in virtù della sua crescita fisica, avrà maggiori possibilità di essere selezionato dall'allenatore per giocare. Giocando di più ha maggiori possibilità di migliorare. Migliorando più in fretta ha maggiori possibilità di venire notati prima dai talent scout e così via… alimentando quello che è un vero e proprio circolo vizioso, dove il confine tra il talento del giocatore e il vantaggio che accumula in funzione della sua età, sfuma dietro decisioni troppo anticipate dell'allenatore e profezie che finiscono poi per autoavverarsi.
Il fenomeno che innesca questo problema associato all’età relativa è noto appunto come l'Effetto Matthew, che nella sua interpretazione finanziaria afferma che "I ricchi diventano più ricchi, i poveri più poveri".
La rivincita degli Underdog
Questo principio non è applicabile solo al calcio, ma a qualsiasi sport di alto livello e a tantissimi altri ambiti sociali dove la concorrenza gioca un ruolo fondamentale.
Verrebbe lecito pensare: perché non rompere questo tipo di schema sociale e adattare le convenzioni quando necessario per dare a tutti le stesse possibilità di successo? Ovviamente non è una questione così semplice da gestire e tanto potrebbe essere già fatto anche solo mettendo gli allenatori delle giovanili a conoscenza di questo fenomeno, dati alla mano.
Ma rimane comunque un’ultima questione, che da sola potrebbe giustificare parzialmente il mantenimento dello status quo e valorizzare in qualche modo questa sorta di "ingiustizia casuale”. Come spesso accade in natura, esiste infatti un meccanismo di autoregolazione che produce degli effetti che in una situazione di equilibrio potrebbero non doversi manifestare mai.
Prendiamo ad esempio questi 3 giocatori che sono nati nei mesi in prossimità della fine dell’anno.
I calciatori in questione sono senza dubbio tra i più premiati di sempre e sono riconosciuti da tutti, esperti e non, per le loro indiscusse qualità calcistiche. Questo perché nascere presto significa avere maggiori possibilità di essere selezionati per giocare da giovani, ma il discorso “performance” poi è una storia a sé stante.
1/2
Kylian Mbappè
December 20, 1998
C’è infatti chi ipotizza, in contrapposizione all’effetto Matthew, lo scenario della rivincita degli underdog, nel quale i bambini più piccoli e fisicamente meno maturi, sviluppano un set di abilità superiori che gli permettono di emergere in situazioni di alta competitività. E prendendo a riferimento i giocatori di cui sopra non si fa fatica a credere in questa teoria.
In fin dei conti, spesso sono proprio le condizioni avverse a delineare i tratti distintivi del campione, capace di rompere le convenzioni che più o meno implicitamente ci sono state inculcate, dimostrando che le statistiche possono essere ribaltate e che il destino può essere scritto attraverso le proprie azioni.
Fonti e Dati
Danilo Fiumi
20/11/2023
Danilo Fiumi
20/10/2023
Danilo Fiumi
31/07/2023